The Start of The Happiness Project

The Start of The Happiness Project

Ieri mi è passato per la testa questo pensiero:
I miei prodotti materiale non sono affatto the end goal. Neanche avere una azienda funzionante è il mio obbiettivo finale. 
Ma le persone che mi seguono questo lo percepiscono? Quanti sono consci del fatto che la meta non sta nelle cose materiali ma nella la felicità quotidiana? e quanti percepiscono che la felicità non sta nel risultato più ovvio? 

Ho subito pensato che molti altri imprenditori potevano sembrare felici per le loro creazioni materiali: un'attività commerciale di successo, un marchio conosciuto, un libro stimato...

Cosi ho pensato di riportare qui alcuni esempi di dove trovo felicità nel mio lavoro: 

Non si tratta di granola, di muesli o di barrette, si tratta della capacità di realizzare che le piccole gioie sono le vere gioie. 

Non si tratta della ricetta salutare che studio per i miei prodotti ma del impegno conscio nel mantenere una routine salubre giorno dopo giorno. Questo rituale che diventa una forma di self-care è anche una grande fonte di autostima, essenziale per affrontare ogni giorno con serenità.  

Non si tratta di come è andato un incontro ma se posso sentirmi fiera di me stessa malgrado il risultato. 

Non si tratta dell'estetica perfetta delle foto, del sito o dei prodotti, ma di quel qualcosa che porta un sorriso, un senso di benessere nella vita quotidiana. 

Il mio prodotto non è il risultato finale, è il mezzo con il quale raggiungo la felicità quotidiana. 

Spero che questo porti prospettiva e aiuti alcuni di voi a trovare la strada della vera felicità. Voglio dare vita ad un nuovo progetto #thehappinessprojectmimina che porterà alla luce la realtà di svariati imprenditori e cosi facendo ci aiuterà a vedere le diverse sfaccettature di 'felicità' che risiede solitamente al di fuori dell'ovvio. 

Un abbraccio.

La vostra, 
Mimina